Il Blog della Sicurezza sul Lavoro

Come Garantire la Sicurezza del Lavoratore

di Dr. Roberto Grillo, Specialista in Medicina del Lavoro

Se è vero che la Medicina delle Malattie Professionali in Italia ha iniziato a svilupparsi nel 1600 ad opera di Bernardino Ramazzini, che insegnò nelle università di Modena e Padova, è anche vero purtroppo che ancora oggi il lavoratore opera spesso in condizioni usuranti e pericolose, talvolta ai limiti delle disposizioni di legge.

Sicuramente sono stati fatti passi in avanti nella tutela della salute del lavoratore, ma c’è ancora molto da lavorare.

Secondo l’orientamento del D.Lgs. 81/2008, che contiene la base del Testo Unico per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, i diritti per ogni lavoratore si possono garantire attraverso una stretta collaborazione tra medico, datore di lavoro e il servizio di prevenzione e protezione aziendale che comprende figure tecniche e rappresentanti dei lavoratori stessi. Nella pratica, tutti i lavoratori vengono infatti “schedati”, e a ognuno corrisponde una cartella sanitaria e di rischio, che tiene sotto controllo l’esito delle visite e degli esami clinici, effettuati secondo il protocollo sanitario stabilito. Importanti sono anche il sopralluogo negli ambienti lavorativi e le attività di formazione e informazione, tra qui lo svolgimento di corsi di primo soccorso e antincendio. Preventive o periodiche, le visite sono mirate a esprimere il giudizio di idoneità alla mansione specifica. Il lavoratore può fare ricorso avverso il giudizio di idoneità entro trenta giorni all’organo di vigilanza competente per territorio.

Tutto questo trova compiuta realizzazione nella collaborazione alla stesura del documento di valutazione dei rischi aziendali. Nelle aziende con oltre 15 lavoratori è inoltre obbligatoria la riunione periodica annuale con i responsabili della sicurezza, in cui da parte del medico è tenuto a trasmettere annualmente per via telematica all’INAIL le informazioni relative ai dati aggregati sanitari e di rischio.

I campi di applicazione della legge 81/08 sono vasti; si va dalla movimentazione manuale dei carichi al rischio biologico, dalla protezione da agenti chimici al videoterminale, alle radiazioni ottiche artificiali, all’esposizione ad amianto. Naturalmente è compresa l’attività in edilizia, in cui particolari provvedimenti mirano a far emergere il lavoro irregolare, così frequente in questo settore. Norme specifiche riguardano poi gli agenti cancerogeni e mutageni; dopo la cessazione delle attività che comporta l’esposizione a tali agenti sono previsti accertamenti sanitari; è stato istituito il cosiddetto registro degli esposti.

Una novità negli ultimi anni circa gli obblighi del medico competente, riguarda invece l’effettuazione di test antialcol e antidroga per categorie professionali particolari (es. autisti patente C-D-E, conducenti di macchine movimento terra, lavori in altezza, etc.) – un tassello importante in questo settore che deve ancora crescere per garantire la piena sicurezza del lavoratore.

Insomma, si spera che in tempi più o meno brevi si possa addivenire a quanto auspicato nell’aforisma di Voltaire: “il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio e il bisogno”.

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Dr. Roberto Grillo
Specialista in Medicina del Lavoro

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